A Parigi due giornate di confronto internazionale su equità, diversità e inclusione nelle banche centrali
di Redazione
20/11/2025
Il 17 e 18 novembre, la Banque de France ha ospitato due conferenze dedicate a equità, diversità e inclusione, coinvolgendo alcune tra le principali banche centrali mondiali: Banca d’Italia, Bank of Canada, Bank of England, Banco de España e Banca centrale europea. L’iniziativa ha puntato a promuovere un dialogo strutturato sulle trasformazioni in corso nella professione economica e nelle istituzioni, con particolare attenzione alla partecipazione femminile e alla riduzione dei divari di genere nel mondo accademico e organizzativo.
17 novembre: conferenza accademica su ricerca e policy
La prima giornata, intitolata “Diversity, Equity and Inclusion in Economics, Finance, and Central Banking”, ha coinvolto ricercatori e docenti internazionali che hanno presentato studi sulle implicazioni macroeconomiche del cambiamento di genere, sul ruolo delle imprese femminili nell’accesso al credito, sul gender gap nella professione economica e sull’evoluzione della partecipazione femminile nei processi decisionali.
Il policy panel conclusivo ha visto la partecipazione della Vice Direttrice generale della Banca d’Italia, Chiara Scotti, che ha sottolineato come diversità e inclusione siano condizioni essenziali per un’analisi economica più efficace e decisioni rappresentative della società. Gli interventi hanno evidenziato come l’inclusione sia sempre più centrale nel dibattito accademico e nella definizione dei modelli economici.
18 novembre: conferenza HR su culture organizzative e responsabilità
Il giorno successivo, la conferenza “Why Equity, Diversity and Inclusion matters to Central Banks” ha rivolto l’attenzione ai professionisti delle risorse umane, pubblici e privati, mettendo in luce l’importanza di tradurre i principi di equità e inclusione in pratiche concrete: percorsi di carriera trasparenti, politiche di reclutamento aperte e ambienti di lavoro capaci di valorizzare diversità culturale e competenze professionali.
Il Segretario Generale della Banca d’Italia, Massimo Doria, ha ricordato che la diversità è un processo continuo, che richiede attenzione costante, strumenti adeguati e capacità di intercettare ostacoli visibili e invisibili all’interno delle organizzazioni.
Impatto sulle banche centrali e sulla società
Le due giornate hanno ribadito come, nelle banche centrali, diversità, equità e inclusione non siano solo questioni interne, ma fattori che incidono sulla qualità delle politiche economiche e sulla credibilità delle istituzioni agli occhi della società.
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