A Torino il cibo diventa cultura: l’ex Cinema del Corso rinasce come mercato contadino e spazio urbano di comunità
di Redazione
17/11/2025
Nel cuore di Torino, tra i palazzi eleganti che fiancheggiano Corso Vittorio Emanuele II, un luogo simbolico della memoria cittadina torna a vivere sotto una veste nuova e capace di parlare al presente. L’ex Cinema del Corso, raffinato edificio liberty ferito da un incendio negli anni Ottanta, riapre come primo mercato coperto di Campagna Amica in città: un progetto che intreccia architettura, vocazione agricola e rigenerazione urbana in una dimensione in cui il cibo diventa racconto, incontro e cultura condivisa.
L’inaugurazione ufficiale è fissata per venerdì 14 novembre alle 10.30 e vedrà la partecipazione dei vertici di Coldiretti e della Fondazione Campagna Amica, insieme ai rappresentanti piemontesi dell’organizzazione e a un ospite particolarmente amato dal pubblico torinese, Claudio Marchisio, oggi produttore vinicolo e simbolo di una nuova generazione di imprenditori legati alla terra.
Un edificio storico che ritrova la sua vocazione culturale
L’ex Cinema del Corso non viene semplicemente recuperato: viene reinterpretato, trasformato in un luogo dove i profumi delle produzioni agricole si uniscono alla suggestione di uno spazio che per anni ha ospitato immagini, narrazioni e immaginari collettivi. Il progetto restituisce alla città un ambiente in cui la dimensione rurale e quella artistica dialogano in modo naturale, riconoscendo al cibo un valore culturale che attraversa territori, tradizioni e identità.
Il mercato offrirà ai cittadini la possibilità di incontrare direttamente agricoltori e produttori, in una relazione che passa attraverso la fiducia, la conoscenza delle filiere e la consapevolezza di ciò che si porta in tavola. Non sarà quindi soltanto un luogo di acquisto, ma un presidio di educazione alimentare e sensibilizzazione sociale.
Un nuovo modello di socialità urbana tra educazione, inclusione e sostenibilità
Il Mercato del Corso nasce come spazio aperto alla città e alle sue molteplici esigenze. Accanto ai banchi di vendita, sono stati progettati ambienti dedicati alla formazione dei più piccoli, con laboratori pensati per avvicinarli alla stagionalità, alla qualità e al rispetto per il lavoro agricolo. Una grande enoteca e un’area street food completeranno l’esperienza, rendendo il mercato un punto di incontro quotidiano, capace di raccontare la cultura del cibo anche attraverso degustazioni, eventi e momenti informali di convivialità.
Il progetto si inserisce in un quadro più ampio di rigenerazione urbana che risponde a quanto indicato dagli studi Istat: la necessità di immaginare nuove forme di socialità, capaci di restituire vitalità ai centri cittadini e di creare luoghi in cui vivere e non soltanto transitare. In questo senso, l’operazione del Mercato del Corso assume un valore simbolico, proponendo un modello in cui ambiente, economia locale e relazione sociale si intrecciano in maniera armoniosa.
A rafforzare questa dimensione comunitaria contribuisce l’adesione al progetto “Fa Bene”, un’iniziativa che coinvolge realtà del terzo settore, Caritas e associazioni territoriali. Attraverso la raccolta di eccedenze alimentari e donazioni spontanee, il mercato diventerà anche un punto di riferimento solidale per le famiglie in difficoltà, trasformando la cultura del cibo in un gesto concreto di cura collettiva.
Il nuovo Mercato del Corso promette così di diventare molto più di un luogo di vendita: un laboratorio di cittadinanza, un presidio culturale e un ponte tra la memoria urbana e il futuro sostenibile che Torino vuole scrivere insieme ai suoi agricoltori.
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