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A Torino rinasce l’ex Cinema del Corso: il mercato contadino diventa luogo di cultura

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di Redazione

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Nel cuore di Torino, l’ex Cinema del Corso torna a vivere sotto una forma inattesa, capace di coniugare memoria, architettura e ruralità contemporanea. L’inaugurazione del Mercato del Corso di Campagna Amica, prevista per venerdì 14 novembre, segna l’avvio di un progetto che non si limita a creare un nuovo spazio di vendita diretta, ma aspira a riportare la cultura agricola al centro della città, riconoscendo al cibo un valore che travalica la dimensione economica per toccare identità, educazione e cura dei territori.

Un luogo rigenerato che unisce storia, arte e vita contadina

L’ex Cinema del Corso, raffinato edificio liberty devastato da un incendio nel 1980, torna oggi a essere uno spazio vissuto, reinterpretando la sua vocazione originaria attraverso un linguaggio nuovo, fatto di profumi, colori e relazioni tipiche della vita rurale. La scelta di recuperare proprio questo luogo, collocato lungo uno degli assi storici della città, restituisce a Torino un presidio culturale in cui l’agricoltura diventa narrazione, esperienza sensoriale e incontro quotidiano.

All’inaugurazione parteciperanno figure di riferimento del mondo agricolo nazionale – dal Presidente di Coldiretti Ettore Prandini a Dominga Cotarella, Presidente della Fondazione Campagna Amica – insieme ai vertici regionali e provinciali dell’organizzazione. Accanto a loro, l’ex calciatore Claudio Marchisio, oggi produttore vinicolo, che presenterà le sue etichette al pubblico del nuovo mercato. Una presenza simbolica che sottolinea come il mondo agricolo stia attraversando una fase di attrazione crescente per chi sceglie di legare il proprio futuro alla terra.

Cibo, educazione e comunità: il nuovo volto della città sostenibile

Il Mercato del Corso nasce con l’obiettivo di costruire un nuovo modello di socialità urbana, in cui produttori e cittadini possano incontrarsi in un luogo che non sia solo mercato ma laboratorio culturale. Gli spazi sono stati pensati per accogliere attività didattiche, degustazioni, laboratori per bambini, eventi dedicati alla stagionalità e alla qualità del cibo. Qui il sapere agricolo diventa racconto accessibile a tutti, contribuendo a formare una cittadinanza più consapevole delle proprie scelte alimentari.

Il progetto risponde anche a un’esigenza più ampia di rigenerazione urbana, come evidenziato dagli ultimi studi Istat che invitano le città a ripensare le proprie funzioni collettive. Il mercato si propone come un luogo capace di creare legami, accorciare le distanze tra chi produce e chi consuma, rafforzare il senso di comunità attraverso iniziative che mettono al centro la qualità della vita e la sostenibilità.

Una dimensione sociale rafforzata anche dall’adesione al progetto “Fa Bene”, che attraverso il recupero delle eccedenze alimentari sostiene famiglie in difficoltà, trasformando il mercato in un punto di riferimento solidale per la città. Un modo concreto per radicare l’idea che la cultura del cibo sia, prima di tutto, cultura della cura.

In questa nuova casa della ruralità urbana, l’ex Cinema del Corso ritrova così un ruolo vivo e contemporaneo, capace di tenere insieme bellezza, memoria e lavoro agricolo, restituendo a Torino uno spazio che parla la lingua della terra e della comunità.

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