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Castagneto Prenestino, un patrimonio vivente: studio, tutela e comunità attorno ai castagni secolari

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di Redazione

24/11/2025

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Il Castagneto Prenestino, incastonato sulle pendici dei Monti Prenestini e riconosciuto Monumento Naturale nel 2019, rappresenta uno di quei rari luoghi in cui storia e natura continuano a dialogare senza interruzioni. Qui, dove i castagni secolari formano un paesaggio dalla forte identità culturale, si intrecciano pratiche agricole ancestrali, biodiversità forestale e una rete crescente di attività di ricerca scientifica che negli ultimi anni ha trovato nuovi strumenti e nuovi interlocutori.

Un bosco che racconta il passato e interroga il presente

La presenza di monumentali esemplari di Castanea sativa non è soltanto il segno della longevità di un ecosistema che ha saputo conservarsi nonostante le trasformazioni del territorio; è anche il riflesso di una relazione antica tra comunità e ambiente. Le piante vetuste testimoniano secoli di utilizzo sapiente del bosco: castagneti da frutto, legname selezionato, essiccatoi in pietra che ancora oggi operano con la stessa logica di un tempo, custodendo tecniche che altrove sono state abbandonate.

Nel Castagneto, biodiversità e cultura locale procedono di pari passo. La notevole ricchezza di specie animali e vegetali è strettamente legata alla struttura del bosco e alla presenza del legno morto, risorsa fondamentale per molte comunità di insetti, in particolare i coleotteri saproxilici. Proprio su questi organismi si concentra da alcuni anni il lavoro congiunto tra il Museo Civico Naturalistico dei Monti Prenestini e il CREA DC, impegnati nel censimento delle specie e nell’individuazione di eventuali taxa tutelati dalla Direttiva Habitat. Dal lavoro sul campo sono nati anche materiali divulgativi, installazioni museali dedicate all’entomofauna e incontri pubblici che hanno favorito la partecipazione attiva dei cittadini.

Una giornata di confronto tra scienza, istituzioni e comunità

Sabato 22 novembre 2025 il Castagneto diventerà teatro di una tavola rotonda aperta al pubblico, occasione per approfondire il valore ecologico e culturale del bosco e per discutere delle prospettive di gestione futura.

La giornata prenderà avvio alle 10.00 con una breve passeggiata guidata lungo i sentieri principali, durante la quale sarà possibile osservare più da vicino gli alberi monumentali e gli antichi essiccatoi, ancora operativi grazie alla continuità delle pratiche tradizionali. A seguire, dalle 10.30, inizierà il confronto tra ricercatori del CREA DC, ecologi, esperti forestali, rappresentanti delle istituzioni locali, tecnici della Regione Lazio e il direttore del Museo Naturalistico.

Il filo conduttore dell’incontro sarà la ricerca di un equilibrio possibile tra tutela della biodiversità e salvaguardia delle attività umane, con l’obiettivo di costruire strategie condivise per preservare il Castagneto come ecosistema complesso e come patrimonio identitario. Il dibattito offrirà inoltre uno spazio per riflettere sui percorsi di restauro ambientale, sulle pratiche di gestione sostenibile e sull’importanza di rendere la comunità parte attiva delle decisioni che riguardano il territorio.

La tavola rotonda non rappresenta solo un momento di divulgazione, ma un tassello in un processo più ampio che mira a strutturare una governance partecipata del monumento naturale: un modello in cui scienza, istituzioni e saperi locali si incontrano per garantire continuità e cura a un bosco che continua a raccontare una storia lunga secoli.

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