Formazione agraria e innovazione: il CREA rilancia il dialogo tra ricerca, territori e imprese
di Redazione
13/11/2025
Il confronto promosso in occasione dell’incontro dedicato al futuro del comparto agroalimentare ha riunito docenti universitari, rappresentanti istituzionali e figure di primo piano del mondo produttivo, creando un contesto in cui è stato possibile misurare le trasformazioni in atto e le aspettative delle nuove generazioni. La discussione ha messo in evidenza come la filiera agroalimentare, oggi sottoposta a una pressione crescente tra cambiamento climatico, esigenze di sostenibilità e concorrenza internazionale, richieda un ripensamento profondo degli strumenti formativi e delle connessioni con il territorio.
Una formazione che integra tradizione agricola e nuove competenze digitali
Nel suo intervento, il Presidente del CREA, Carlo Gaudio Rocchi, ha richiamato con forza la necessità di “costruire ponti” stabili tra scuola, università e imprese, affinché la formazione agraria non rimanga confinata alla trasmissione delle conoscenze tradizionali ma si apra a un approccio più ampio, capace di includere tecnologie digitali, sostenibilità ambientale e nuove tecniche produttive. Il settore, ha ricordato, vive un momento in cui innovazione e capacità di leggere i cambiamenti globali rappresentano condizioni imprescindibili per garantire competitività e reddito agli operatori.
L’agricoltura di oggi e di domani, nelle sue parole, è un terreno in cui sapere tecnico e innovazione didattica devono convivere in maniera armonica, così da formare professionisti in grado di adattarsi a un mercato in costante evoluzione. L’obiettivo è far sì che i giovani possano inserirsi in un ecosistema produttivo più moderno, capace di interpretare la complessità delle sfide ambientali e tecnologiche senza smarrire le radici identitarie che caratterizzano il patrimonio agricolo italiano.
Agrifood Innovation Hub: un nuovo spazio per progettualità e imprenditorialità giovanile
Un punto centrale del discorso del Presidente Rocchi riguarda l’Avviso per l’Agrifood Innovation Hub, un’iniziativa pensata per stimolare creatività, progettualità e capacità imprenditoriale tra studenti e giovani professionisti. L’idea è quella di favorire un luogo – fisico e culturale – nel quale ricerca scientifica, mondo produttivo e formazione possano dialogare in modo strutturato, generando opportunità concrete per chi intende costruire un futuro nel settore agroalimentare.
Lo Hub si propone di diventare un incubatore di competenze trasversali, mettendo a disposizione strumenti, tutoraggio e reti di collaborazione che permettano ai giovani di sperimentare, proporre soluzioni e avvicinarsi a una visione dell’agricoltura che abbraccia sensori, automazione, gestione dei dati, sostenibilità ambientale e processi di filiera più efficienti.
Rocchi ha sottolineato che il CREA è pronto a sostenere questo percorso, accompagnando le nuove generazioni verso modelli produttivi più resilienti e tecnicamente avanzati. Un impegno che mira a rafforzare l’intero sistema agroalimentare, valorizzandone le potenzialità e amplificando il ruolo dei territori, che restano il punto di partenza di ogni riflessione sul futuro dell’agricoltura.
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