From Seeds to Foods: il CREA protagonista alla prima esposizione globale FAO
di Redazione
07/10/2025
Dal 10 al 13 ottobre Roma accoglierà un appuntamento che promette di tracciare un solco significativo nel dibattito internazionale sulla sicurezza alimentare: la Prima Esposizione Globale FAO “From Seeds to Foods”, organizzata in occasione dell’80º anniversario dell’agenzia delle Nazioni Unite. Al Parco di Porta Capena, accanto alla sede storica della FAO, istituzioni, scienziati e cittadini vivranno quattro giornate dense di confronti, mostre ed esperienze interattive.
Fra i protagonisti italiani non poteva mancare il CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che porterà in primo piano alcuni dei suoi progetti più innovativi legati alla sostenibilità, all’alimentazione e alla tutela delle risorse naturali.
Cereali e acquacoltura, due frontiere della sostenibilità
Il calendario degli interventi vede il CREA impegnato in due panel di rilievo.
L’11 ottobre sarà il turno di Laura Gazza, ricercatrice di Ingegneria e trasformazioni agroalimentari, che affronterà il tema del ruolo dei cereali in diete ricche di vegetali. Una riflessione non puramente tecnica, ma che tocca la salute pubblica e le strategie per ridurre l’impatto ambientale delle produzioni agricole.
Il giorno successivo, il 12 ottobre, spazio all’acquacoltura, settore sempre più strategico nella prospettiva di un futuro alimentare equo e decarbonizzato. Domitilla Pulcini e Arianna Martini, ricercatrici di Zootecnia e Acquacoltura, illustreranno le traiettorie di ricerca per una “blue economy” capace di coniugare produttività e rispetto degli ecosistemi.
Esperienze sensoriali e agricoltura diversificata
Oltre ai dibattiti, il CREA avrà una propria area espositiva, pensata come luogo di sperimentazione e dialogo con i visitatori. Qui Eligio Malusà, del centro di Viticoltura ed Enologia, guiderà un percorso inedito: una esperienza sensoriale del suolo, intitolata Soil Memory Nexus and Sensorial Analysis of Soil and Growing Substrates. L’obiettivo è restituire, attraverso odori e consistenze, la complessità di un elemento vitale che spesso resta invisibile.
Non meno rilevante sarà lo spazio dedicato alla diversificazione colturale. Le ricercatrici di Agricoltura e Ambiente Claudia Di Bene, Chiara Piccini, Silvia Vanino e Roberta Farina presenteranno infatti i risultati del progetto europeo Diverfarming, con linee guida pratiche per diffondere sistemi agricoli più resilienti e compatibili con la transizione ecologica.
Articolo Precedente
Non di solo pane: cereali e colture industriali tra ricerca, biodiversità e nuove sfide
Articolo Successivo
TEA à la carte: quando la qualità incontra l’innovazione genetica
Redazione