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Giornata dell’Alimentazione: tre italiani su quattro temono l’oligarchia del cibo

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di Redazione

22/10/2025

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L’allarme Coldiretti/Censis: la paura del “grande capitale alimentare”

Il 75% degli italiani teme che la produzione alimentare finisca nelle mani di pochi giganti finanziari. È questo il dato più eloquente dell’indagine Coldiretti/Censis diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione del 16 ottobre, che coincide con l’ottantesimo anniversario della FAO. Il rischio, secondo i cittadini, è la nascita di una vera oligarchia del cibo, in cui poche multinazionali, forti di ingenti capitali e tecnologie, controllino l’intera catena alimentare: dalla produzione alla distribuzione.

Il timore non riguarda solo il potere economico, ma anche la perdita di un legame identitario con l’agricoltura, con la terra e con la tradizione culinaria italiana. Due terzi degli intervistati (64%) vedono nel cibo artificiale – dai prodotti sintetici alle carni coltivate in laboratorio – una minaccia concreta per la salute e per il modello alimentare mediterraneo. L’analogia tracciata dal Censis è chiara: come nel digitale, anche nell’alimentazione il potere rischia di concentrarsi nelle mani di pochi, alterando equilibri sociali e culturali.

Ultra-processati e mense scolastiche: il fronte della salute pubblica

A preoccupare ulteriormente è la diffusione dei cibi ultra-processati, composti da decine di ingredienti e additivi. Otto italiani su dieci chiedono che questi prodotti siano banditi dalle mense scolastiche, in linea con le misure già adottate in California per tutelare la salute dei più giovani. Dietro questa richiesta si legge una domanda di trasparenza, autenticità e tutela del consumatore.

La Giornata dell’Alimentazione diventa così anche un momento di riflessione sul rapporto tra sport, benessere e corretta alimentazione. Secondo la Fondazione Aletheia, l’inattività fisica costa all’Italia circa un miliardo di euro l’anno. Per questo Coldiretti, insieme alla Lega Nazionale Dilettanti, alla Federazione Italiana Pallavolo e a Sport e Salute, ha avviato campagne di sensibilizzazione per promuovere uno stile di vita equilibrato, che unisca movimento e alimentazione genuina.

Frutta e verdura: buone abitudini ancora difficili da consolidare

Nonostante la crescente consapevolezza sull’importanza della dieta equilibrata, gli italiani faticano ancora a consumare frutta e verdura in quantità adeguate. Secondo un’indagine Ixè, solo l’8,5% della popolazione raggiunge le cinque porzioni giornaliere raccomandate. La percentuale scende al 5% tra i giovani e sale all’11% tra gli over 65.

Un dato che mostra quanto la strada verso un’alimentazione più sana sia ancora lunga e complessa, anche in un Paese che ha fatto della cultura del cibo una parte essenziale della propria identità.

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