Giornata Mondiale degli Alberi: il patrimonio silenzioso che sostiene la vita
di Redazione
25/11/2025
La ricorrenza dedicata agli alberi offre l’occasione per interrogarsi sulla loro presenza discreta ma decisiva, capace di intrecciare salute umana, equilibrio ambientale e identità culturale. Ogni albero, preso singolarmente, sembra una piccola parte di un paesaggio più ampio; eppure è proprio la somma di queste presenze a determinare la stabilità degli ecosistemi e la qualità dell’aria che respiriamo, elementi che ancora oggi tendiamo a dare per scontati.
La funzione ecologica che regge gli equilibri del pianeta
L’albero è un organismo che lavora incessantemente, trasformando la luce in energia e rendendo possibile un processo dal quale dipende la vita di tutti: la produzione di ossigeno. Attraverso la fotosintesi, assorbe anidride carbonica e la restituisce alla natura in forma di ossigeno, garantendo un ricambio che coinvolge l’intero pianeta. Un esemplare maturo può generare ossigeno sufficiente a sostenere il fabbisogno annuale di diverse persone, mentre una superficie forestale ben sviluppata riesce ad assorbire quantità consistenti di CO₂, in alcuni casi decine di tonnellate per ettaro. Questa capacità di mitigare le emissioni non è un dettaglio: incide direttamente sulla stabilità climatica, sulla qualità dell’aria e sulla salute delle comunità che vivono nelle aree più dense e più esposte.
Gli alberi filtrano polveri sottili e inquinanti, ancorano il terreno riducendo il rischio di frane, trattengono acqua durante le precipitazioni più intense e attenuano la temperatura nei centri abitati, dove l’asfalto e il cemento amplificano il calore. La loro presenza diventa quindi parte integrante della protezione ambientale e della prevenzione del rischio idrogeologico, aspetti che richiederebbero politiche costanti e una gestione qualificata, non interventi occasionali.
Un patrimonio culturale, paesaggistico e alimentare da custodire
Accanto al valore ecologico, gli alberi mantengono un legame profondo con la storia e la cultura dei territori, riflesso nei viali storici, nei frutteti tradizionali e nelle specie che da generazioni accompagnano la vita rurale. Parchi e boschi rappresentano luoghi di pausa e contemplazione, offrono ombra, silenzio e un senso di continuità che difficilmente si ritrova nell’architettura urbana contemporanea. Molte culture attribuiscono all’albero una dimensione simbolica che parla di radici, crescita e appartenenza, un immaginario che ancora oggi affiora nelle narrazioni collettive e nei rituali comunitari.
C’è poi la dimensione agricola, spesso trascurata quando si parla di tutela del patrimonio arboreo. Gli alberi da frutto rappresentano un serbatoio di biodiversità alimentare, messo alla prova da cambiamenti climatici e coltivazioni intensive. I produttori di Campagna Amica continuano a proteggere varietà che altrimenti rischierebbero di scomparire, mantenendo vivo un patrimonio che racconta la storia di intere regioni e di antiche pratiche agricole. La cura quotidiana degli agricoltori diventa così parte di una responsabilità condivisa con i consumatori, legati da un patto che mira a preservare ciò che le generazioni passate hanno costruito.
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