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La zucca, simbolo di rinascita tra mito, nutrizione e cultura popolare

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di Redazione

03/11/2025

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Dall’antichità fino alla cultura contemporanea, la zucca ha attraversato i secoli come alimento, simbolo religioso e oggetto di uso quotidiano. Rappresentazione antica della Resurrezione e della rinascita spirituale, questo frutto della terra ha mantenuto nei secoli un valore che va oltre la tavola: un ponte ideale tra la materia e il mistero, dal mondo contadino al mito di Halloween.

Dalle caverne del Messico alla tavola italiana

Le origini della zucca affondano nel continente americano: tracce di domesticazione risalgono al 7000 a.C., nelle grotte del Messico, dove le popolazioni preistoriche ne consumavano frutti e semi. Gli Inca ne riconoscevano il valore nutrizionale, fonte naturale di vitamina A, mentre in Europa la sua diffusione avvenne dopo la scoperta dell’America, trovando nella dieta mediterranea un terreno fertile per adattarsi e prosperare.

Nel tempo, la zucca ha assunto ruoli molteplici: contenitore per vino o acqua, galleggiante per chi non sapeva nuotare, riserva alimentare invernale capace di durare mesi grazie alla sua scorza resistente. Eppure, al di là della praticità, ha sempre evocato un significato simbolico profondo, associato alla rinascita, al passaggio dalle tenebre alla luce — la stessa trasformazione che la fiaba di Cenerentola rilegge poeticamente, quando la fata madrina trasforma la zucca in carrozza per condurre la giovane “dalle ceneri al firmamento”.

L’ortaggio umile che conquista la cucina e la cosmetica

Nel Meridione è chiamata cocuzza e un proverbio ne ironizza la semplicità: “Falla come vuoi, sempre è cocuzza”. Ma proprio quella neutralità di gusto, spesso ritenuta un limite, ne costituisce il segreto: base versatile per risotti, gnocchi, vellutate e dolci profumati. La zucca è infatti una tela neutra su cui ogni regione italiana dipinge la propria identità gastronomica.

Dal punto di vista nutrizionale, è un alimento leggerissimo e ricco di benefici: 18 calorie per 100 grammi, oltre il 94% d’acqua, pochissimi grassi e un’abbondanza di carotenoidi, ferro, fosforo, magnesio, potassio e vitamine C e del gruppo B. I suoi semi, tostati e salati, sono ricchi di cucurbitina e oli naturali, e per generazioni hanno accompagnato i momenti di convivialità popolare, i “bruscolini” da gustare durante fiere e spettacoli.

L’uso cosmetico è un altro capitolo affascinante della sua storia: la polpa, ricca di antiossidanti, viene impiegata per maschere idratanti e lenitive, capaci di illuminare la pelle e alleviare le irritazioni. Anche in questo caso, la zucca mostra la sua duplice natura: umile ma generosa, semplice ma piena di potenzialità.

Tra leggenda e quotidianità, la zucca rimane un simbolo di rinascita, un alimento che racchiude la memoria di antiche civiltà e la sapienza contadina, capace di parlare ancora oggi di equilibrio, nutrimento e bellezza naturale.

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