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L’evoluzione della regolamentazione finanziaria: le sfide per l’Europa secondo Signorini

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di Redazione

02/10/2025

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Nel corso della Giornata del Credito, svoltasi a Roma il 2 ottobre 2025, il Direttore Generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, ha affrontato i nodi più rilevanti della regolamentazione finanziaria nel contesto europeo e internazionale. Il suo intervento ha offerto una panoramica sulle difficoltà legate all’attuazione delle riforme, sulla necessità di semplificazione normativa, sull’emergere di nuovi rischi e sull’urgenza di completare il mercato unico dei capitali.

La complessità delle riforme e la ricerca di equilibrio

Signorini ha ricordato come, a quasi vent’anni dalla crisi finanziaria globale, la realizzazione delle riforme concordate a livello internazionale resti incompleta. L’Europa ha recepito buona parte di Basilea III, con scadenze graduali e alcune deviazioni, mentre Stati Uniti e Regno Unito hanno rallentato o modificato l’applicazione degli standard, in particolare sul fronte dei rischi di mercato. Una frammentazione normativa – ha sottolineato – potrebbe minare la parità competitiva e ridurre l’efficacia della vigilanza.

Allo stesso tempo, la stratificazione di regole introdotte negli anni ha reso il quadro normativo eccessivamente complesso. Per le banche più piccole, questo si traduce in oneri amministrativi sproporzionati. Da qui l’appello a una semplificazione che non significhi minore rigore, ma maggiore chiarezza e proporzionalità, con un sistema più trasparente e coerente.

Nuove sfide: tecnologia, cripto-attività e resilienza

Un passaggio significativo è stato dedicato ai rischi emergenti. Sul piano tecnologico, l’aumento degli incidenti informatici richiede un rafforzamento della resilienza operativa digitale, obiettivo al centro del regolamento europeo DORA. Le cripto-attività, e in particolare le stablecoin, pongono nuove sfide di stabilità e sicurezza: il regolatore, ha osservato Signorini, deve predisporre presidi robusti senza frenare l’innovazione. Infine, l’intelligenza artificiale sarà regolata dall’AI Act, che attribuirà alla Banca d’Italia, alla Consob e all’Ivass funzioni di sorveglianza sui sistemi ad alto rischio sviluppati dagli intermediari vigilati.

L’Europa tra integrazione e competitività

L’ultimo richiamo del Direttore Generale riguarda la costruzione di un mercato dei capitali europeo realmente integrato. Senza un’unione bancaria completa, comprensiva di un sistema comune di garanzia dei depositi, e senza un’armonizzazione più spinta anche in campo assicurativo e fiscale, l’Europa rischia di rimanere indietro rispetto ad altri grandi centri finanziari. L’obiettivo – ha spiegato – è trasformare l’abbondante risparmio europeo in un volano per l’innovazione e la crescita, superando barriere che ancora limitano l’efficienza e la competitività del sistema.

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