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Nel segno della terra: Coldiretti celebra le donne che coltivano autonomia e libertà

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di Redazione

24/11/2025

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La ricorrenza del 25 novembre, dedicata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, trova quest’anno un significato particolarmente incisivo nel mondo agricolo. Coldiretti ha scelto di dedicare l’iniziativa nazionale alle imprenditrici che, con la loro attività quotidiana, non soltanto guidano aziende e filiere essenziali, ma interpretano un modello di emancipazione che ha radici nella concretezza del lavoro e nella capacità di costruire relazioni di cura, comunità e responsabilità condivisa. In un contesto in cui i dati Istat continuano a raccontare un’emergenza che attraversa tutte le fasce sociali e tutti i territori, l’agricoltura diventa lo spazio in cui questa battaglia assume un volto visibile e un linguaggio di autenticità.

Donne che generano futuro: il Premio “Amiche della Terra”

L’appuntamento è fissato per martedì 25 novembre, alle 9.30, nella cornice di Palazzo Rospigliosi, a Roma. Qui Donne Coldiretti consegnerà il Premio “Amiche della Terra”, riconoscimento pensato per valorizzare figure femminili che hanno trasformato le proprie imprese in presidi di dignità, inclusione e tutela del paesaggio rurale.

A prendere parte alla giornata saranno, tra gli altri, il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, insieme alla responsabile nazionale Mariafrancesca Serra. Accanto a loro, una rappresentanza istituzionale e culturale che restituisce la pluralità del fenomeno: Anna Maria Bernini, Marina Calderone, Martina Semenzato, Lauren Phillips della Fao, la vicepresidente dell’Ifad Federica Diamanti, la direttrice generale di Ispra Maria Siclari, oltre a studiose, autrici e artiste come Stefania Basili, Cinzia Leone, Giovanna Flora ed Elvia Gregorace.

Il premio vuole riconoscere non solo la resilienza delle imprenditrici che operano in territori spesso fragili, ma la capacità di generare esperienze che uniscono sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Le storie premiate mostrano come un’azienda agricola possa diventare un punto di riferimento per chi cerca opportunità di lavoro, percorsi di reinserimento o semplicemente un contesto in cui ritrovare fiducia.

Il ruolo dell’agricoltura nella battaglia culturale contro la violenza

Durante l’evento saranno consegnati anche premi speciali destinati alle imprenditrici che, oltre alla loro attività produttiva, hanno promosso progetti specifici di supporto e sensibilizzazione contro la violenza di genere. Si tratta di iniziative nate in aziende agricole trasformate in luoghi di accoglienza, formazione e prevenzione: esperienze che dimostrano come il lavoro nei campi possa diventare parte di una rete di protezione capace di coinvolgere famiglie, associazioni e istituzioni locali.

Coldiretti intende ribadire che la costruzione di una società più giusta passa attraverso il riconoscimento del valore economico e culturale delle donne, soprattutto in un settore che per tradizione è stato dominato da logiche maschili e che oggi vede crescere il numero di titolari d’impresa e responsabili di filiera. L’agricoltura si conferma così uno spazio in cui la parità trova applicazione concreta, basata sulla capacità di prendere decisioni, innovare e generare reddito, elementi fondamentali per contrastare ogni forma di dipendenza che alimenta la spirale della violenza.

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