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Sicilia, economia in espansione: crescita dell’1,1% nel primo semestre 2025

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di Redazione

11/11/2025

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Nel primo semestre del 2025 l’economia siciliana ha continuato a espandersi, pur mostrando segnali di lieve rallentamento. Secondo l’Indicatore trimestrale dell’economia regionale (ITER) elaborato dalla Banca d’Italia, il prodotto regionale è cresciuto dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, confermando un andamento migliore rispetto alla media nazionale e a quella del Mezzogiorno.

Industria, servizi ed edilizia trainano la crescita

Nel comparto industriale e nei servizi privati non finanziari, la maggioranza delle imprese ha registrato un incremento del fatturato, mantenendo nel complesso una redditività positiva e una buona disponibilità di liquidità. Le aspettative a breve termine restano improntate alla cautela, ma la percezione generale rimane favorevole.
Il settore edile, sostenuto da interventi pubblici e dalla ripresa del mercato immobiliare, ha continuato a operare su livelli elevati, proseguendo quel ciclo espansivo avviato negli ultimi anni.

Sul fronte dell’export, il semestre ha segnato una diminuzione complessiva delle esportazioni di merci, compensata tuttavia dalla crescita delle vendite all’estero escluse le componenti petrolifere, il cui peso si è ormai ridotto a circa la metà del totale regionale.
Il credito alle imprese mostra un miglioramento rispetto al 2024: la contrazione dei prestiti si è quasi arrestata nei mesi estivi, anche grazie al calo del costo del denaro.

Occupazione e redditi familiari in aumento

L’occupazione è cresciuta con minore intensità rispetto all’anno precedente, ma più rapidamente che nel resto del Paese. Il tasso di attività è aumentato e il numero di disoccupati si è leggermente ridotto, pur mantenendo un livello ancora doppio rispetto alla media italiana.

Per le famiglie siciliane, il quadro resta positivo: redditi e consumi hanno continuato ad aumentare oltre la media nazionale. I finanziamenti alle famiglie hanno accelerato, sostenuti dalla forte ripresa dei mutui immobiliari, cresciuti di circa un terzo su base annua, e dal consolidamento del credito al consumo, ancora in espansione sostenuta.

Sistema bancario stabile e liquidità in crescita

La qualità del credito si conferma su livelli solidi: il tasso di deterioramento è lievemente diminuito e la quota di crediti deteriorati sul totale è rimasta stabile.
I depositi bancari di famiglie e imprese sono aumentati, grazie all’afflusso di liquidità nei conti correnti, e si è rafforzato anche il valore dei titoli detenuti presso gli istituti bancari, con una crescita diffusa tra le diverse forme di investimento.

La fotografia tracciata dall’analisi di Banca d’Italia restituisce l’immagine di una regione che, pur tra sfide strutturali e divari persistenti, mantiene una traiettoria di sviluppo solida e coerente, sostenuta da un tessuto produttivo che ha saputo adattarsi ai mutamenti economici e finanziari con resilienza e pragmatismo.

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