Tracciabilità del tabacco greggio: al Parlamento Europeo il modello italiano come riferimento per un sistema unico
di Redazione
16/11/2025
Conferenza sul futuro del mercato del tabacco greggio europeo
La sala del Parlamento Europeo che ha ospitato la conferenza dedicata al futuro del mercato del tabacco greggio europeo si è trasformata in un luogo di confronto concreto tra istituzioni, tecnici ed esponenti della filiera agricola. L’iniziativa, promossa dall’eurodeputato Paolo Borchia, ha presentato lo studio elaborato dall’Osservatorio Agromafie di Coldiretti, nell’ambito del progetto M.A.C.I.S.T.E., un’indagine che analizza le differenze tra i sistemi di tracciabilità dei vari Paesi produttori e le prospettive di un modello armonizzato a livello comunitario.
Sistemi nazionali frammentati e margini di vulnerabilità
Dalla ricerca emerge un quadro disomogeneo: ogni Stato membro adotta procedure e strumenti differenti per il monitoraggio del tabacco greggio, creando discontinuità nell’interoperabilità tra registri agricoli, fiscali e doganali. Questa frammentazione penalizza la trasparenza lungo la filiera e apre spazi nei quali i flussi transfrontalieri risultano meno controllabili, aumentando il rischio di pratiche illecite.
Esempi virtuosi indicano però una possibile direzione per un sistema comunitario solido:
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Italia: contrattualizzazione obbligatoria, registri digitali centralizzati, coordinamento tra autorità agricole e doganali.
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Grecia: registro unico integrato con i sistemi doganali.
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Spagna: contratti-tipo e controlli territoriali capillari.
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Polonia: sistema digitale SENT per monitorare i flussi e le movimentazioni fiscali in tempo reale.
Tre pilastri comuni emergono: digitalizzazione avanzata, governance condivisa e controllo amministrativo strutturato.
Verso un sistema europeo armonizzato
Il vicepresidente di Coldiretti e presidente di Unitab Europa, Gennarino Masiello, ha sottolineato che il tabacco greggio è una risorsa strategica per molte aree rurali europee, sia per il valore economico delle produzioni sia per il ruolo sociale in termini di occupazione e presidio territoriale.
Il giornalista d’inchiesta Stefano Liberti, curatore dello studio, ha evidenziato che un sistema europeo armonizzato, se non calibrato sulle buone pratiche, rischia di generare un carico burocratico insostenibile, soprattutto per i piccoli produttori.
La questione della Direttiva sulle accise
La revisione della Direttiva sulle accise (TED) è stata al centro della discussione: estendere il regime delle accise al tabacco greggio, materia prima agricola, potrebbe ridurre la domanda interna, aumentare la burocrazia e alimentare mercati paralleli, con conseguenze negative su redditività e occupazione. La richiesta è di mantenere una distinzione netta tra foglia grezza e prodotto finito, tutela essenziale per la sopravvivenza della filiera.
Modello italiano e opportunità europee
Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia, ha ricordato il successo del modello integrato italiano dedicato ai prodotti innovativi del tabacco riscaldato, capace di coniugare legalità, innovazione e competitività anche sui mercati esteri.
L’incontro ha concluso con la riflessione che un sistema unico di tracciabilità è possibile solo se costruito sulle esperienze efficienti presenti in Europa, con norme proporzionate, sostenibili e compatibili con la realtà agricola dei territori. Questo equilibrio rappresenta la sfida più complessa, ma anche la chiave per consolidare un comparto fondamentale per molte economie rurali europee.
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