Turismo del cibo: 20 milioni di italiani scelgono l’esperienza autentica
di Redazione
08/10/2025
Enoturismo in testa, ma cresce anche il fascino di formaggi, olio e birre artigianali
Quasi venti milioni di italiani, nel 2025, hanno deciso di viaggiare con il gusto come bussola, partecipando a esperienze che intrecciano cibo, cultura e paesaggi rurali. È la fotografia tracciata da Coldiretti e Campagna Amica, sulla base dei dati Ixe’, presentata al TTG Travel Experience di Rimini, il più importante appuntamento nazionale del turismo.
Al vertice delle preferenze resta l’enoturismo, che negli ultimi anni ha moltiplicato occasioni e itinerari legati al vino. Subito dietro si collocano oleoturismo e turismo dei formaggi, seguiti da birraturismo e dal richiamo senza tempo di funghi e tartufi, simboli della tradizione italiana. Un mosaico di proposte che racconta come il cibo sia ormai parte integrante del viaggio, strumento di conoscenza e di relazione con i territori.
Una guida per scoprire la campagna italiana
A Rimini, Campagna Amica e Terranostra hanno presentato la nuova guida dedicata al turismo rurale, con oltre 350 aziende agrituristiche selezionate come custodi di un’ospitalità che unisce autenticità e sostenibilità. Non solo pernottamenti e ristorazione, ma esperienze immersive: dalla vendemmia condivisa alle passeggiate tra biodiversità e varietà locali, dai corsi di cucina con i cuochi contadini fino allo yoga in vigna.
“La nostra ambizione è mostrare un’Italia che si racconta attraverso i suoi agricoltori e le storie che custodiscono – ha sottolineato Dominga Cotarella, presidente di Fondazione Campagna Amica e Terranostra –. Il turismo rurale è uno strumento per valorizzare il Made in Italy più autentico, costruendo esperienze che intrecciano accoglienza, cultura e rispetto per l’ambiente”.
Un settore che negli anni ha visto una crescita costante: oggi in Italia si contano 26.129 agriturismi, il 41% in più rispetto al 2008. Di questi, oltre 21mila offrono alloggio e più di 13mila ristorazione, mentre le attività accessorie — dalle degustazioni alle iniziative sportive e culturali — hanno registrato un incremento significativo, segno di un’offerta sempre più diversificata e capace di attrarre un pubblico variegato.
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