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UE: approvata la semplificazione della PAC, Coldiretti tra i protagonisti del cambiamento

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di Redazione

10/10/2025

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Il Parlamento europeo ha approvato una serie di modifiche alla Politica Agricola Comune (PAC) volte a ridurre il peso burocratico sulle aziende agricole, segnando un punto di svolta per migliaia di imprese europee che da tempo chiedevano regole più chiare e gestibili. Il voto rappresenta il frutto di un intenso lavoro di advocacy portato avanti da Coldiretti, che ha mobilitato migliaia di agricoltori a Bruxelles, richiamando l’attenzione sulla complessità delle normative che rischiavano di penalizzare in particolare le piccole e medie aziende agricole.

Semplificazione e proporzionalità: il cuore delle modifiche

Tra le novità introdotte, spicca l’emendamento sostenuto da Coldiretti che consente agli Stati membri di esentare dagli ecoschemi gli agricoltori con meno di 10 ettari o con un numero limitato di capi. Questa misura, di portata concreta, mira a introdurre proporzionalità, alleggerendo gli oneri amministrativi sulle aziende più piccole e rendendo la PAC più accessibile anche ai giovani agricoltori che spesso incontrano ostacoli burocratici significativi.

Altre modifiche riguardano il rafforzamento della resilienza del settore agricolo europeo, con l’estensione dei pagamenti in caso di crisi a epizoozie, soglie di perdita ridotte, sostegni più consistenti per lo sviluppo imprenditoriale delle piccole aziende (da 50.000 a 75.000 euro), pagamenti agro-climatico-ambientali per unità di bestiame adulto e tempi più rapidi di approvazione dei piani strategici nazionali. Inoltre, viene stabilita la possibilità per gli Stati membri di obbligare all’uso di sistemi digitali solo se questi siano effettivamente accessibili e sicuri.

Innovazioni operative e tutela delle aziende agricole

Altre disposizioni mirano a tutelare il lavoro delle imprese agricole e la biodiversità: i prati permanenti saranno considerati tali se non arati o riseminati da almeno sette anni, le aziende biologiche e le aree Natura 2000 saranno esentate da alcune norme BCAA, e le aziende fino a 50 ettari potranno considerarsi conformi alla regola delle tre colture. Viene rafforzata anche la cooperazione tra agricoltori, incentivando investimenti in materiale genetico e animali di qualità.

Le modifiche approvate in Plenaria, se confermate dal voto del Trilogo, rappresentano un segnale politico chiaro della volontà europea di sostenere un’agricoltura sostenibile, competitiva e più vicina alle esigenze reali delle imprese agricole, riconoscendo il loro ruolo centrale nel garantire sovranità alimentare e sviluppo rurale.

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