UNIDROIT e HCCH: avanzamenti nella regolazione dei mercati dei crediti carbone
di Redazione
14/10/2025
Dal 8 al 10 ottobre 2025, una delegazione di esperti di UNIDROIT ha partecipato in qualità di osservatori alla seconda riunione del Gruppo di esperti della HCCH dedicato ai mercati dei crediti carbone. La delegazione, composta dal Prof. Matthias Lehmann, dal Prof. Antonio Leandro e dalla funzionaria Giulia Previti, ha contribuito a rafforzare il dialogo tra diritto internazionale privato e strumenti di mercato volti a sostenere la transizione climatica, concentrandosi in particolare sul progetto di Principi relativi ai Crediti Carbone Verificati (CCV).
La definizione della legge applicabile
L’incontro si è focalizzato sul Principio 4 del progetto di UNIDROIT, riguardante la legge applicabile ai CCV. La HCCH, sotto il mandato del suo Consiglio, ha svolto un ruolo centrale nel delineare una proposta di testo capace di ridurre l’incertezza normativa nelle transazioni transfrontaliere di crediti carbone. La sessione di ottobre ha portato al raggiungimento di un consenso preliminare sul testo, che sarà ora sottoposto all’esame del Gruppo di lavoro UNIDROIT. L’obiettivo è sviluppare una disposizione chiara e coerente, capace di facilitare l’utilizzo dei CCV come strumenti finanziari efficaci per il finanziamento di progetti di sostenibilità e di mitigazione del cambiamento climatico.
Principi UNIDROIT: uno strumento per il diritto privato internazionale
I Principi UNIDROIT relativi ai CCV si collocano come un quadro giuridico non vincolante, pensato per guidare le giurisdizioni nell’adattamento del diritto privato esistente alle specificità dei crediti carbone. L’approccio mira a regolamentare la proprietà e i diritti connessi ai CCV, soprattutto nelle cessioni e acquisizioni, e a garantire la loro opponibilità verso terzi. I lavori si ispirano alle esperienze maturate da UNIDROIT nel contesto degli asset digitali, adattando però le regole alla natura peculiare dei CCV. L’intento è evitare conflitti normativi e promuovere una maggiore certezza giuridica nelle operazioni internazionali, facilitando così l’affermazione dei CCV come strumenti finanziari affidabili e trasparenti.
La collaborazione tra UNIDROIT e HCCH evidenzia il ruolo sempre più rilevante del diritto privato transnazionale nel sostenere la finanza climatica, contribuendo a costruire un’infrastruttura normativa capace di rendere più prevedibili le transazioni internazionali e di rafforzare la fiducia degli operatori nei mercati dei crediti carbone.
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